E’ noto, peraltro, che le eventuali opposizioni agli atti esecutivi non godono del beneficio della sospensione feriale dei termini processuali che decorre dal 1 agosto al 15 settembre e pertanto il cittadino che si trova intimato al pagamento e nell’eventualità ritenga infondata la richiesta, si trova completamente nel pallone perché costretto a contattare urgentemente il proprio legale che il più delle volte, in questo periodo è in ferie. “Per carità, il pretendere il pagamento dei propri crediti è un diritto, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti – ma farlo nel momento in cui il cittadino si trova maggiormente indifeso e scoperto, è un comportamento eticamente inaccettabile ed immorale. Auspichiamo, quindi, che l’ABI, l’associazione di categoria delle banche, rivolga una nota persuasiva nei confronti delle proprie associate perchè in futuro siano meno ciniche”.
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[fonte: ligurianotizie.it]