ATTENZIONE! SEZIONE IN COSTRUZIONE…

È comunque possibile leggere gli ultimi risultati positivi ottenuti in collaborazione con lo Studio Bortoletto & Partners cliccando qui

 

 

 

IL CORRENTISTA PIGNORA LA BANCA E RICEVE UN RISARCIMENTO SOSTANZIOSO

Molto spesso sono le banche che pignorano i beni dei correntisti, in questo caso invece è il contrario.
E’ il correntista che ha pignorato la banca ed ha ottenuto un risarcimento sostanzioso.

LA CAUSA DI MARIO BORTOLETTO: DA UN DEBITO DI € 22.500 AD UN CREDITO DI € 90.000

La banca chiedeva il pagamento di € 22.500 ma a seguito della condanna da parte del giudice a causa dell’applicazione di tassi usurari, l’istituto è stato condannato a rinunciare alla sua pretesa e a pagare circa € 90.000 con spese e interessi al correntista.

ESECUZIONE IMMOBILIARE SOSPESA PER MUTUO USURAIO

Esecuzione immobiliare di un mutuatario da parte di una Banca (assieme a Equitalia)  sospesa dal Giudice perchè il mutuo era in usura.

VITTORIA DI UN CORRENTISTA SU LEASING IN USURA

Clicca per continuare a leggere il documento completo…

 

ANATOCISMO POST GIUGNO 2000 E OBBLIGAZIONI DEL FIDEIUSSORE

Sentenza del Tribunale di Roma del 29 Luglio 2015

GLI ONERI EVENTUALI TRA USURA ORIGINARIA E USURA SOPRAVVENUTA

Ferma restando l’irrilevanza del momento del pagamento, non vanno calcolate, al fine della verifica dell’usurarietà del tasso, le remunerazioni, le commissioni e le spese meramente potenziali, perché non dovute per effetto della mera conclusione del contratto, ma subordinate al verificarsi di eventi futuri (ancora possibili ma concretamente) non verificatisi.

Sentenza del Tribunale di Torino 20 Giugno 2015

TRIBUNALE DI MILANO CONFERMA IL DIVIETO DI ANATOCISMO

Sentenza del 29 Luglio 2015 del Tribunale di Milano con la quale si conferma ancora una volta il divieto degli “interessi sugli interessi scaduti”. Altro esempio di come sia sempre importante verificare e controllare i propri rapporti con le banche.

USURA, VINCOLATIVITÀ DELLE ISTITUZIONI BANCA D’ITALIA E RISCONTRO DI USURARIETÀ NELLA FATTISPECIE CONCRETA

Sentenza del Tribunale di Reggio Emilia del 03 luglio 2015, l’importanza reale delle istruzioni  della Banca d’Italia per quanto riguarda i rapporti bancari.

ARTICOLO 96, CODICE DI PROCEDURA CIVILE, COLPA AGGRAVATA DELLA BANCA

Bellissima sentenza riguardante il comportamento delle banche in giudizio!
Il comportamento della banca che agisce in giudizio o vi resiste senza considerare principi pacificamente affermati da tanti anni, come pure riproponendo argomenti già ampiamente dibattuti, non può che integrare la colpa grave che l’ordinamento sanziona ex art. 96 c.p.c. Si tratta, in specie, di principi quali quello della nullità delle clausole contrattuali che rinviano agli usi su piazza prevedendo la capitalizzazione trimestrale degli interessi debitori e quella annuale degli interessi creditori e quello della simultanea esistenza della liquidità ed esigibilità di ambedue i crediti ai fini dell’applicazione dell’art. 1194 c.c..

CTU FAVOREVOLE

Nostra CTU favorevole nei confronti di una banca, dopo che anche perizie econometriche fatte da un Consulente di Parte risultavano positive.
Questo dimostra la serietà e professionalità delle nostre perizie!

BANCA PIGNORATA

Nonostante una sentenza del Tribunale che condanna la Banca a pagare, quest’ultima nonostante numerose promesse non paga…e ci troviamo costretti a pignorarla!

In allegato Precetto e Pignoramento

BANCA TENTA DI OTTENERE RICONOSCIMENTO DEL DEBITO DA PARTE DEL CORRENTISTA, SU CARTA INTESTATA DELLO STESSO!

Questa volta un istituto bancario ha tentato di tarpare letteralmente le ali ad un correntista, spingendolo a presentare un riconoscimento del debito su carta intestata dello stesso, con parti vessatorie che tolgono la possibilità di sollevare qualsiasi eccezione su ogni rapporto esistente!

Per fortuna ce ne siamo accorti.

SENTENZA DEL TRIBUNALE DI TORINO A FAVORE DEL CORRENTISTA

Altra vittoria dei correntisti su un Tribunale per niente facile: quello di Torino!

SENTENZA DEL TRIBUNALE DI ASCOLI PICENO A FAVORE DEI CORRENTISTI

Altra sentenza favorevole per il correntista del Tribunale di Ascoli Piceno! Oggetto del contenzioso un conto corrente viziato.

SENTENZE POSITIVE DEL TRIBUNALE DI PADOVA

Ecco perché continuiamo a fare ciò che ogni giorno facciamo, perché i risultati ci sono e sono evidenti! Prima o poi senza mollare si esce vittoriosi da queste battaglie che per tanti sembrano senza speranza!

IL TRIBUNALE DI PADOVA DALA PARTE DEI CORRENTISTI

Nel caso in cui il Correntista venga segnalato alla Centrale Rischi illegittimamente, a causa di somme sottratte dalla banca per commissioni ed interessi illegittimi, è equo riconoscere un danno non patrimoniale equivalente al DOPPIO della cifra illegittimamente addebitata!

IL TRIBUNALE DI FIRENZE REVOCA IL DECRETO INGIUNTIVO

Il Tribunale, dopo che la banca ha espresso la volontà di non dare ricorso alla procedura di mediazione, ha dichiarato improcedibile la domanda, e di conseguenza ha revocato il decreto ingiuntivo, condannandola anche alle spese.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE I, 15 MARZO, N° 5091

La Suprema Corte di Cassazione si pronuncia riguarda ai limiti del CTU  e riguardo i documenti presentati in giudizio, in particolar modo riguardo le decisioni dei giudici che rigettano richieste istruttorie sulla base di una insufficiente documentazione.

CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE III, 5 APRILE 2016, N° 6533

La Suprema Corte di Cassazione dichiara l’illegittimità dell’ipoteca se superiore ad un terzo del valore dell’immobile.

SOSPENSIONE DI UNA ESECUZIONE IMMOBILIARE AD UN NOSTRO CORRENTISTA

Ad un nostro coraggioso correntista, che ha deciso di raccontare la propria storia per poter essere d’esempio a tutti coloro che subiscono le ingiustizie del sistema bancario, era stata pignorata la casa e messa all’asta, e come se non bastasse l’istituto di vendite giudiziare aveva esposto manifesti nei quali si poteva vedere la foto della casa e il valore della stessa ribassato. Una vera e propria gogna come nel medioevo.
A seguito di nostre perizie econometriche dalle quali non solo si evidenziava che l’esecuzione si basava su un credito inesistente, ma che addirittura il correntista era creditore e non debitore nei confronti dell’istituto, si è proceduto con una denuncia penale ai sensi della legge 44/99, art.20 sospensione dei termini chiedendo la sospensione dell’azione esecutiva.
La Procura della Repubblica e la Prefettura di Arezzo sono state eccezionali, non solo assistendo e rincuorando il nostro correntista, ma sospendendo la vendita in meno di 10 giorni!

FORO DI NOCERA INFERIORE, SOSPENSIONE DI UNA ESECUZIONE IMMOBILIARE AD UN NOSTRO CORRENTISTA

Ultima nostra vittoria! Ottima sospensione del Tribunale di Nocera che accetta la denuncia penale ai sensi della legge 44/99, art. 20 con la quale il correntista denunciava gli abusi della banca e chiedeva la sospensione delle azioni esecutive nei suoi confronti!

DA UN PRESUNTO DEBITO DI € 16.400,00 AD UN CREDITO DI QUASI € 90.000,00 IN FAVORE DEL CORRENTISTA

Vittoria personale contro Cassa di Risparmio del Veneto. Questo dimostra che quando si hanno in mano perizie econometriche precise e si trovano Giudici preparati e seri, i risultati si ottengono! Da un presunto debito iniziale di 16.400,00 euro, la banca ora deve restituire quasi 90.000,00 euro!

SENTENZA NAPOLI, TASSI APPLICATI DEL 67%

Ma Vi sembra normale che le nostre banche si finanzino per decine di miliardi presso la Banca Centrale Europea al tasso dello 0,15%, oggi addirittura al tasso negativo del -0,4%, cioè la Banca Centrale Europea deve pagare la Banca Italiana e non perché utilizzi i soldi che gli presta, con l’impegno delle nostre banche a prestare a “famiglie e imprese” a tasso agevolato…invece come dimostra, come da sentenza in allegato, le nostre banche applicano tassi del 28%, del 44%, e addirittura del 67% come nel caso in oggetto!!!

Non ci sono parole per situazioni come queste.

Le cose sarebbero diverse se ci fosse un governo serio, che si preoccupa dei propri cittadini, una magistratura attenta e soprattutto una BCE che ostacolasse ed impedisse azioni di questo genere, e fermasse questi sporchi comodi degli istituti bancari!

CORTE DI APPELLO DI ROMA SI PRONUNCIA SULL’USURA CON MORA NEI RAPPORTI DI MUTUO

Il Tribunale di Roma affronta un argomento molto dibattuto nella Giurisprudenza Bancaria: se la mora dev’essere considerata nel calcolo dell’eventuale superamento del tasso soglia.
Andando contro le istruzioni di Banca d’Italia il Giudice applica precisamente la normativa sull’usura: va conteggiato ogni onere, quindi anche la mora!

VENDITA DELLA CASA BLOCCATA MENO DI 24 ORE PRIMA DELLA PRIMA ASTA

Questo nostro correntista, 24 ore prima della prima asta, è riuscito a sospendere l’esecuzione immobiliare promossa dalla banca. Dopo aver presentato denuncia penale presso la Procura di Padova è riuscito ad ottenere la sospensione dei termini. Non solo ha salvato l’immobile, ma risulta anche creditore nei confronti dell’istituto, e non debitore come invece sembrava

REVOCA DEI FIDI E RECESSO DA PARTE DELLA BANCA

Il Tribunale di Roma afferma che qualora la banca revochi fidi o receda da unilateralmente da rapporti senza un valido motivo, è possibile chiedere attraverso una procedura d’urgenza che ciò venga dichiarato inefficace in modo da permettere all’azienda di continuare la propria produttività.

 

SENTENZA DEL TRIBUNALE DI MILANO SU PIANO DI AMMORTAMENTO ALLA FRANCESE

Il Tribunale di Milano si esprime sulla illegittimità del piano di ammortamento alla francese che rende indeterminato il contratto, con la conseguente nullità della clausola riguardante gli interessi e la sostituzione di questi con il tasso legale vigente al momento della stipula

SENTENZA DEL TRIBUNALE DI BERGAMODEL 14.02.2017

Il mutuo fatto fare dalla banca per chiudere situazioni debitorie preesistenti con lo stesso istituto (scoperti di conto corrente ecc.) è nullo per mancanza di causa nel contratto. A maggior ragione qualora sia stato stipulato per chiudere debiti derivanti da conti correnti che, una volta analizzati, presentano criticità.

TRANSAZIONE DI € 75.000,00

Alleghiamo una recentissima transazione fatta senza intervento del legale.

In sostanza la banca chiedeva al correntista la somma dallo scoperto più gli interessi, lo stesso dicasi per la cambiale agraria, per un ammontare complessivo di € 54.960,31 + 67.738,35.

Il correntista a seguito di analisi è riuscito a chiudere con la somma complessiva di 75.000 €, ottenendo quindi il 40% di sconto grazie agli illeciti rilevati.

 

La proposta di saldo stralcio è stata quindi accettata senza ricorrere alle vie legali.

GRAN BELLA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI TARANTO SUI CONTI CORRENTI

Il Giudice ha revocato il Decreto Ingiuntivo azionato dalla banca per il fatto che “per sbaglio” non aveva allegato ben 27 anni di estratti conto! Il conto corrente infatti era stato aperto nel 1973 e la banca aveva prodotto soltanto documentazione a Lei favorevole, ma il Magistrato è stato bravo perché ha dedotto che in tutti quegli anni non presentati gli interessi e le commissioni applicate potevano benissimo capovolgere la situazione ed il saldo mostrato dalla banca, e quindi ha deciso di revocare il decreto!

MANIPOLAZIONE DELL’EURIBOR

I Giudici dei Tribunali Italiani stanno iniziando sempre più a chiedere ai vari Consulenti Tecnici d’Ufficio di rilevare questa “nuova” criticità, come da Decisione della Commissione Europa.

Tutti i rapporti agganciati al parametro Euribor che sono stati stipulati o cadono nel periodo 25.09.2005 e 31.06.2009 presentano dei ristorni a favore dell’utente bancario perché il contratto risulta essere INDETERMINATO.

Alleghiamo esempi di Padova e Nocera Inferiore.

SENTENZA DEL TRIBUNALE DI COMO SUI MUTUI USURAI

Il Tribunale di Como con Sentenza del 11 Ottobre 2017, oltre a riconoscere l’usura dei tassi moratori sul rapporto di mutuo in questione, ha ribadito il concetto recentemente ripreso dalla Cassazione Civile, più precisamente che “le Istruzioni di Banca d’Italia non rappresentano una fonte di diritti e obblighi e, ove illegittime in violazione di legge, non hanno efficacia vincolante nei confronti degli istituti bancari sottoposti alla vigilanza della Banca d’Italia” E poi “la determinazione del tasso soglia utilizzato al fine di rilevare l’usurarietà o meno degli interessi di mora non è quello indicato nelle istruzioni/circolari dalla Banca d’Italia, in quanto non aventi portata derogatoria né integratrice della norma”

In sintesi, la scusa comune che usano le Banche è che hanno seguito le direttive di Banca d’Italia, quando invece sanno benissimo che non possono andare contro la legge, ma confidando nella poca conoscenza della materia da parte dell’utente bancario, si difendono in questo modo.

Senza dimenticare che qualora il contratto abbia elementi usurai, tutti gli interessi pagati devono essere restituiti e quelli a scadere non devono essere pagati.

DA UN PRESUNTO DEBITO DI € 34.000,00 AD UN CREDITO DI € 94.169,48 IN FAVORE DEL CORRENTISTA

La banca chiedeva al correntista il pagamento di circa 34.000,00 euro.

Il consulente tecnico d’ufficio del Tribunale, a seguito di nostra perizia econometrica, ha rilevato che è la banca a dover pagare al correntista l’importo di euro 94.169,48.

Ecco perché non mi stanco mai di raccomandare l’importanza che rivestono le analisi econometriche!